sabato 25 settembre 2010

Relazioni I

Sarà la pioggia torrenziale che non si ferma da ieri sera , o semplicemente le sinapsi del cervello che cedono , ma ultimamente sono molto pensierosa.


Pensavo alle relazioni. Quando si parla di relazioni si pensa a qualunque cosa in genere , tranne a quella che forse è la più importante : quella con noi stessi.
Insomma sto con me stessa da 22 anni e ancora non mi capisco appieno.
La cosa comica è che invece gli altri li capisco sempre benissimo e senza alcun problema , per molti miei amici sono una specie di Posta del Cuore vivente. Le loro tragedie quotidiane si dipanano davanti ai miei occhi con una tale chiarezza che è quasi banale. Invece quando tocca a me , niente. Buio totale.
Un giorno magari capirò com'è che io capisco tutti ma praticamente nessuno tra i miei amici invece riesce a capire me. Anyway


A volte molte parti di me non mi piacciono , ma se penso a come ero anche solo un paio di anni fa c'è un abisso. E non per la solita palla del crescendo si cambia , altrimenti non si spiegherebbero tutti quei quarantenni che si credono sbarbati. No, io penso che le esperienze cha facciamo ci facciano cambiare ma solo se noi riflettiamo su di esse. Ad esempio un rapporto finito male , spesso mi sono chiesta cosa non avesse funzionato e , a mio parere , bisogna evitare di cadere nel facile tranello del "è tutta colpa sua". Bisogna analizzarli i nostri fallimenti , i nostri errori e capire cosa ci ha spinti sin lì.
Molti penseranno "sì ok , ma se io SONO COSI' non posso farci nulla".
E qua casca il proverbiale asino , noi possiamo sempre farci qualcosa , l'efficacia dipende però da quanto lo vogliamo. Tutti noi alla nascita vengono forniti di una bozza di carattere diverso dagli altri , ma nutrirlo e coltivarlo, strappare le erbacce che fanno soffocare i fiori più belli dipende da noi. Non è un lavoro facile e generalmente non riesce al primo ciack.
Ma una condizione necessaria a questo processo è capire cosa causa certi atteggiamenti.


Ad esempio , io spesso sono molto aggressiva sopratutto con le persone a cui tengo , un atteggiamento controproducente che mi fa solo stare male e ferisce chi amo. Ma smettere di farlo non è facile , perchè ci sono delle volte in cui mi sento così arrabbiata senza nemmeno capire cos'ho (cosa che mi fa infuriare ancora di più) in cui vorrei spaccare tutto. 
Col tempo ho capito che è il mio modo di ammettere che ho paura di perdere le persone a cui tengo , mi arrabbio e cerco di allontanarle prima che se ne vadano loro in modo da soffrire meno . In realtà quando sto così ,per quanta paura io possa fare ,l'unica cosa che mi può far star bene è un abbraccio e delle rassicurazioni.
Ultimamente sto cercando di capire cosa inneschi questo comportamento , forse un'educazione a tratti rigida , forse ferite della mia infanzia , non sono ancora riuscita a metterlo bene a fuoco.
Però aver guardato questa cosa negli occhi mi ha permesso ad esempio di spiegarla a chi mi è vicino in modo da ferirli un pò meno e dare a loro i mezzi per aiutarmi che prima non avevano.
















Ci sono momenti in cui odio essere me stessa. Capita anche a voi ?



2 commenti:

  1. Mi sembra in un libro di Chatwin si dicesse che una delle ragioni della vita è cercare di evadere da se stessi, perchè in fin dei conti si sta sempre, ogni secondo, ogni minuto con se stessi e se non se ne è contenti, si cerca in ogni modo di estraniarsene. Ogni modo è valido. Quando per la prima volta lessi il paragrafo, non compresi la profonda riflessione che veniva fatta, ma a posteriori, è proprio vero. E' per questo che alla fine, la vita risulta un'enorme sforzo per convivere in pace con se stessi, ogni cosa viene di conseguenza.

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  2. E' vero è un pensiero molto profondo , grazie di averlo condiviso con me =)

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